mercoledì 18 gennaio 2012

Buon compleviaggio

365 giorni di viaggio, un anno per andare fino agli antipodi e tornare indietro. Italia, Nuova Zelanda, Australia, Bali, Sumatra, Malesia, Filippine, Malesia, Java, Singapore, Tailandia, Laos, Cambogia, Tailandia, Italia.

Ho una manciata di ricordi degli ultimi mesi che mi vengono in mente.

Ho il ricordo spiacevole di chi, nonostante i miei sforzi di comunicare, ha saputo soltanto dirmi "ma quanti soldi hai!".

Ho il ricordo della mia testa persa nei pensieri e all'improvviso la percezione del freddo, il vento ruvido sulla pelle, il rumore della barca sul Mekong, gli occhi che ritornavano al fiume...
Non mi sono mosso, ho ascoltato quel vento freddo e doloroso che mi ha riportato al presente parlarmi di vita.

Ho il ricordo degli occhi obliqui di Srey scrutare a lungo i miei, forse cercare un linguaggio per trovare l'amore dopo una notte di follia a Siem Reap.

Ho il ricordo degli occhi annacquati di chi mi ha mentito per rubarmi dei soldi.

Ho il ricordo di una notte calda di Bangkok in compagnia di Paolo e una telefonata intercontinentale con il Costarica a decidere di quell'illusione chiamata futuro.

Ho il ricordo delle lacrime calde di Sachiko all'aeroporto.

Se credessi nella fortuna mi chiamerei fortunato. Ma credo solo nelle scelte, nel desiderio custodito con saggezza e disciplina, nel presente. Credo chel Dio che vive dentro noi, che si esprime ogni qual volta faccio silenzio nella mente.

Credo che l'amore sia lasciare all'altro lo spazio di essere quello che é, e quindi nel non giudizio. Credo quindi che i concetti di Bene e Male siano strumenti che la mente utilizza per classificare il mondo, per dividere l'Unità in tante piccole scatole e rinunciare alla fatica di percepire e accettare la realtà così come la realtà é.

Avrei tante cose da raccontare ma non ho tempo.
Il momento presente reclama tutta la mia attenzione, come un figlio appena nato che urla per avere i miei occhi, le mie mani.

Non ho tempo per ricordare e non ho tempo per sognare. Ho solo questo attimo per vivere, eterno e unico, tutto il resto non è che illusione.

L'Australasian muore qui ma, in realtà, chiude soltanto gli occhi, prende fiato e si tuffa in una nuova avventura dall'altra parte del mondo.

Tenerife. Ora.

2 commenti:

  1. NIck... non credo sia questione di "mancanza di tempo" forse è solo che la vita ora è nelle tue mani.... e quando si hanno le carte in mano non si può che giocare!

    Credo che questi 365 giorni di viaggio siano stati una vera scuola di vita... continuo a pensare che grande è stato il giorni in cui sei stato al 100% onesto con te stesso... da decidere di partire..!!
    "te ghea moarà de spendar schei in giro par el mondo!" ahahaha....

    well done mate!
    ti voglio bene

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    1. La mancanza di tempo era un paradosso. La mia è adorazione del presente, il tempo è solo un concetto, una definizione. Un illusione della mente. Tutto ciò che è, esiste, è reale, solo nel qui e ora. Ed entro nel presente a partire dall'ascolto del mio respiro, e poi del mio corpo, e poi della mia energia...
      In questa nuova avventura che inizia la mia mente tenta di prendere il sopravvento, progettando, ipotizzando, immaginando, preparando soluzioni a problemi immaginari.
      Non esiste vera pace nella mente, ma solo qui e ora.
      Restare nel qui e ora a Tenerife è la nuova sfida che vado ad affrontare.
      Per mantenersi in forma bisogna andare in palestra, sudare, fare fatica e vale per il corpo, la mente e lo spirito.
      La vita comoda indebolisce, rincoglionisce... va bene solo una volta alla settimana!
      Ti voglio bene anch'io Fede, grazie della tua amicizia.
      Ti aspetto a Tenerife!

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