mercoledì 20 luglio 2011

Sulla strada a Sumatra.

Ho sempre odiato fare la doccia fredda. Spesso ho rinunciato a fare il bagno in mare a causa della temperatura dell’acqua. Adesso non ricordo più di quand’é l’ultima doccia calda. Un mese fa ? So che la prossima me la godrò fino all’ultima goccia.

In questi giorni mi sto divertendo a fare shopping, e ho imparato a trattare sul prezzo. Con la dieta di frutta e riso e gli esercizi di Thierry sto facendo un fisico della madonna. La mia pelle sta acquistando un’abbronzatura dorata. Il mio pizzetto è definitivamente bianco. Sarà la saggezza che è arrivata ?

Come avevo desiderato, mi sono immerso in profondità nella vita indonesiana, il cibo, la cultura, abitudini. A volte la povertà che ho trovato, pur se dignitosa, mi ha messo in difficoltà. Una cosa è vedere, ben altro è stare, mangiare, dormire, usare i servizi. Ho sentito la mia mente vacillare, gridare alla fuga, ma sono stato. E sono andato quand’era ora.
Tutto ciò è molto buono.

Ho trovato una tanta bellezza da fare male nei sorrisi di queste persone, nei volti dei bambini, voglia di ricambiare quanto ricevuto e incapacità di farlo. C’è anche la trappola che qui, in Sumatra, dove il turismo non è così diffuso e l’inglese poco praticato, un occidentale è una star, specie se ha un naso importante, occhiali blu e veste come una lampadina. Ho dovuto farmi ritrarre in decine di foto con centinaia di persone diverse, e dopo un po’ finisci per sentirti un divo, superiore. Un’anziana signora, Luna, ha voluto farmi da guida fin sopra il vulcano. Ero un po’ preoccupato che mi schiattasse sotto gli occhi ma se l’è cavata egregiamente, per la sua età...

Dopo molta fatica ho trovato un motorino da affittare. L’ho pagato un sacco ed è in condizioni pietose ma finalmente mi sono mosso lento e libero in direzione del lago Toba, credo uno dei più grandi laghi vulcanici del mondo. Solo, perché viaggiando da soli non si è mai veramente soli.

Tra poche ore sarò a Kuala Lumpur, quasi completamente senza piani per il futuro. O con mille piani differenti, il che è la stessa cosa. Conta vivere il presente, l’ho sentito chiaro in questi giorni, meno preoccupazione di seguire i propri piani e più contatto con quello che sto vivendo. Cosa mangeremo, cosa berremo, dove dormiremo ? Cercate prima il regno di Dio e tutto il resto vi verrà dato. Ancora non so cosa significhi esattamente questa frase ma risuona dentro di me.

Seguo l’odore del presente, la polvere della strada, il sole negli occhi.

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