Nel frattempo cerco di stare aperto al fiume della vita, senza chiudermi in questa visione, magari ce n'è un’altra bellissima davanti a me che ancora non riesco a vedere. La vita di Steve Jobs, che è mancato qualche giorno fa, ce l’ insegna.
Il fatto è che alla vita non piacciono le soluzioni facili, come a teatro lei preferisce quelle che tu non avresti voluto, perché è lì che dai il meglio di te stesso, è lì che tiri fuori quella parte di te che avevi lasciato marcire nella prigione delle tue abitudini. Voglio dire, la mia soluzione mi sembra già abbastanza difficile ma la vera domanda è se questo è veramente quello che voglio fare. Se lo è, non ci sarà visto che tenga, se non lo è dovrò scoprire qual è la via. Scoprirlo dentro di me.
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Quest’estate, dopo tanto tempo, c’è stato qualche movimento, qualche bagliore a livello sentimentale. Se in quanto a eventi romantici non ho tantissimo da raccontare, dentro mi si sono spostate le montagne. Adesso ho da fare i conti con desiderio di vivere, di stabilizzarsi in una relazione che è ben presente e contemporaneamente so che continuerò a muovermi. E’ la solita tentazione di rifugiarsi nelle sicurezze, di voler cercare di mettere in banca qualcosa che si è acquisito, un corpo caldo da abbracciare nella notte, il frigo pieno, uno stipendio sicuro.
Io voglio continuare a credere nella Vita, non voglio banche in cui difendere quello che ho accumulato, voglio cercare di ascoltare e seguire la grida soffocate della mia anima. Tutto in discussione, giorno dopo giorno, così faticoso ma così vivo...
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Vorrei vivere bene quello che sto vivendo, qualunque cosa sia, senza rimpiangere qualcos'altro. Se sento che voglio qualcos'altro, cerco di prendermi il tempo di dire cos'è che sento e seguirlo. Il mio non è un viaggio, una parentesi, è la mia vita qui e ora, sono convinto di poter stabilire relazioni vive qui e ora... e se mi sbaglio posso sempre tornare indietro e male che vada posso vivere come un barbone in stazione, mangiando alla mensa dei poveri. Sono sicuro che non andrà così, ma anche se fosse ? Di cosa devo avere paura, se non di arrivare alla fine della mia vita e di non aver fatto ciò che sentivo di fare, di aver vissuto la vita di un altro ?
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Non sarà così. Sento la mia paura che mi schiaccia continuamente verso il basso, verso le cose piccole e sicure, ma ormai non posso più sottomettermi. Ormai conosco il coinquilino scomodo della mia mente. Goffo e ridicolo affronterò i miei mostri così come sono, senza fretta, senza ansia, e vincerò o perderò, ma sarò io, sarà la vita per cui sono nato.
Ognuno di noi è da solo di fronte a questo, ma contemporaneamente non siamo mai soli. Io sono con te fratello, sorella, allunga la mano, fa il primo passo, troverai sempre qualcuno e lo sai, perché lo hai già sperimentato. A presto, con nuove mille fantasmagoriche avventure. Da Kuala Lumpur.
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